domenica 23 luglio 2017

Douce France : Gerberoy ( a 80 km da Parigi)



Dell'antica roccaforte  medievale sul confine con la Normandia, all'epoca terra inglese,  non resta che qualche vestigia.
Punto strategico durante la Guerra dei cento anni (1337 - 1453)  Gerberoy -  il bocconcino che Inglesi e Normanni non volevano lasciarsi sfuggire -  è stato il teatro di sanguinose battaglie.
Ferro fuoco e fiamme  di assalti e saccheggi , l'hanno devastata  a piu' riprese.
Qualche secolo piu' tardi il macabro scenario si ripete con le  guerre di religione ( 1618-1648 ) tra cattolici e protestanti.   La chiesa - la collegiale - ricostruita nel 1400 in stile normanno - fa parte dei pochi superstiti , le case addossate ai pendii della collina  sono state ricostruite  a partire dal  1600 - 1700 e tutto è rimasto cosi` fino ai giorni d'oggi o quasi.... perchè Gerberoy ha vissuto la sua rivoluzione. Una rivoluzione di colori e petali.




Quella che il re Philippe Auguste  chiamava  nel 1202  < la piu' piccola città di Francia >-   lo è ancora per tutti , malgrado i suoi 90 residenti che in realtà  farebbero di Gerberoy un umile  borgo.  Dall'incandescenza dei conflitti era passata al silenzio glaciale dell'indifferenza fino a quando nel 1901, un signore, Henri Le Sidaner  ( 1862- 1939) coronato dal successo dei suo quadri, ha un colpo di fulmine e decide di venirci a vivere e lavorare durante l'estate.

E' cosi'  Le Sidaner  ( si pronuncia er finale) compera la sua futura dimora con un giardino abbandonato che si arrampica fino alle rovine della  roccaforte.Sotto le antiche  mura di cinta  ci fa costruire un pavillon quadrato : il suo nuovo atelier.

Il giardino abbandonato diventa un raffinato giardino all'italiana dove i pendii della collina sono resi docili da una serie  di terrazze coltivate  soprattutto da rose :

< Quatorze siècles d'histoire dorment sous mes rosiers> dirà il pittore dei suoi risultai botanici.


Un giardino pronto ad accogliere su tavole imbandite, poeti e pittori amici del proprietario. Molti dei quali  appartenevano a un  nuovo movimento : il simbolismo, come il poeta belga di lingua francese Emile Verhareen (1855-1916)
Le Sidaner nella sua ricerca estetica riesce a coinvolgere non solo i suoi colleghi artisti ma anche e soprattutto i suoi compaesani. Se non  a tutti  è concesso avere doti artistiche, tutti sono in grado di piantare, un  fiore, meglio se una rosa, nel loro fazzoletto di terra.
Poco a poco Gerberoy cambia volto, avvolta da un tempo che sembra essersi fermato le uniche ore che trascorrono sono quelle dei fiori che sbocciano , appassiscono per dare ancora nuove gemme. Ornano i davanzali, i portici, i cancelli, si arrampicano sui vecchi muri e ogni estate dal 1928, nel mese di giugno sono omaggiati da una grande festa : < la fête des roses >
Durante l'inverno Le Sidaner viaggiava in Europa  , Bruges, Venezia, a caccia d'ispirazione , alla ricerca di luci e atmosfere nuove, ma la sua piu' grande fonte d'ispirazione è stato proprio il < suo> villaggio e il suo giardino.

Le tele di Le Sidaner : mappe dell'ora misteriosa.

La luce dell'ora misteriosa è quella < entre chien et loup>, la < twilight>, il crepuscolo. L'ora dove il sole non appare piu' all'orizzonte ma la luce è ancora testimone della sua presenza. L'ora dell'imbrunire avvolge i paesaggi e le cose di un vapore bluastro  o  le circonda di un cielo terroso.




Vedi dov'è situato Gerberoy









Jean Tardieu a habité Gerberoy les années 1980-1995



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