giovedì 24 gennaio 2019
L'attività ludica in classe di lingue ( FLE)
Haydée Silva, professoressa di Fle all'Università Nazionale Autonoma del Messico, oltre ad avere al suo attivo parecchie pubblicazioni dedicate al gioco nella didattica delle lingue, mette a disposizione nel suo Blog un arsenale di idee, consigli, giochi per la classe :
mercoledì 9 gennaio 2019
CECR
L'Associazione Acedle e il dibattito sulle lingue.
CECR cos'è ? Ampliarlo ?
( Université de Liège - Moi, prof de Fle )
CECR cos'è ? Ampliarlo ?
( Université de Liège - Moi, prof de Fle )
domenica 23 luglio 2017
Douce France : Gerberoy ( a 80 km da Parigi)
Dell'antica roccaforte medievale sul confine con la Normandia, all'epoca terra inglese, non resta che qualche vestigia.
Punto strategico durante la Guerra dei cento anni (1337 - 1453) Gerberoy - il bocconcino che Inglesi e Normanni non volevano lasciarsi sfuggire - è stato il teatro di sanguinose battaglie.Ferro fuoco e fiamme di assalti e saccheggi , l'hanno devastata a piu' riprese.
Qualche secolo piu' tardi il macabro scenario si ripete con le guerre di religione ( 1618-1648 ) tra cattolici e protestanti. La chiesa - la collegiale - ricostruita nel 1400 in stile normanno - fa parte dei pochi superstiti , le case addossate ai pendii della collina sono state ricostruite a partire dal 1600 - 1700 e tutto è rimasto cosi` fino ai giorni d'oggi o quasi.... perchè Gerberoy ha vissuto la sua rivoluzione. Una rivoluzione di colori e petali.
Quella che il re Philippe Auguste chiamava nel 1202 < la piu' piccola città di Francia >- lo è ancora per tutti , malgrado i suoi 90 residenti che in realtà farebbero di Gerberoy un umile borgo. Dall'incandescenza dei conflitti era passata al silenzio glaciale dell'indifferenza fino a quando nel 1901, un signore, Henri Le Sidaner ( 1862- 1939) coronato dal successo dei suo quadri, ha un colpo di fulmine e decide di venirci a vivere e lavorare durante l'estate.
E' cosi' Le Sidaner ( si pronuncia er finale) compera la sua futura dimora con un giardino abbandonato che si arrampica fino alle rovine della roccaforte.Sotto le antiche mura di cinta ci fa costruire un pavillon quadrato : il suo nuovo atelier.
Il giardino abbandonato diventa un raffinato giardino all'italiana dove i pendii della collina sono resi docili da una serie di terrazze coltivate soprattutto da rose :
< Quatorze siècles d'histoire dorment sous mes rosiers> dirà il pittore dei suoi risultai botanici.
Un giardino pronto ad accogliere su tavole imbandite, poeti e pittori amici del proprietario. Molti dei quali appartenevano a un nuovo movimento : il simbolismo, come il poeta belga di lingua francese Emile Verhareen (1855-1916)
Le Sidaner nella sua ricerca estetica riesce a coinvolgere non solo i suoi colleghi artisti ma anche e soprattutto i suoi compaesani. Se non a tutti è concesso avere doti artistiche, tutti sono in grado di piantare, un fiore, meglio se una rosa, nel loro fazzoletto di terra.
Poco a poco Gerberoy cambia volto, avvolta da un tempo che sembra essersi fermato le uniche ore che trascorrono sono quelle dei fiori che sbocciano , appassiscono per dare ancora nuove gemme. Ornano i davanzali, i portici, i cancelli, si arrampicano sui vecchi muri e ogni estate dal 1928, nel mese di giugno sono omaggiati da una grande festa : < la fête des roses >
Durante l'inverno Le Sidaner viaggiava in Europa , Bruges, Venezia, a caccia d'ispirazione , alla ricerca di luci e atmosfere nuove, ma la sua piu' grande fonte d'ispirazione è stato proprio il < suo> villaggio e il suo giardino.
Le tele di Le Sidaner : mappe dell'ora misteriosa.
La luce dell'ora misteriosa è quella < entre chien et loup>, la < twilight>, il crepuscolo. L'ora dove il sole non appare piu' all'orizzonte ma la luce è ancora testimone della sua presenza. L'ora dell'imbrunire avvolge i paesaggi e le cose di un vapore bluastro o le circonda di un cielo terroso.
Vedi dov'è situato Gerberoy
Jean Tardieu a habité Gerberoy les années 1980-1995
mercoledì 21 giugno 2017
Omaggio a Francis Debyser
Francis Debyser ( si pronuncia la er finale) assieme a Jean - Marc Caré introducono negli anni 70' la simulazione globale nei loro corsi di formazione presso il BELC ( Bureau pour l'enseignement de la Langue et de la Civilisation française). Riscuotono un grande successo sia per l'aspetto ludico della pratica che per i risultati ottenuti. La simulazione globale fa parte, ai giorni nostri, delle pratiche correnti della didattica delle lingue, nel FLE in particolare , anche nelle formazioni del francese su obiettivi specifici.
Scegliete uno scenario rappresentato da un luogo come ad esempio un condominio, un hotel , un circo, un'isola ...
Fatelo immaginare agli studenti. Dov'è ? Com'è ? Chi lo frequenta o chi vi abita ?
Se l'insegnante predispone lo scenario di partenza saranno poi gli allievi a costruirne il contesto e a farlo vivere. E la vita dei personaggi rappresenterà il pretesto per creare situazioni di comunicazione sempre nuove. Scambi verbali ma anche scritti di quel mondo virtuale. Ma quel mondo virtuale mette in scena le stesse interazioni che si usano nella vita reale.
Comunicazione in situazione, creatività, interdisciplinarità, intercultura, partecipazione attiva degli studenti questi sono alcuni degli atouts della simulazione globale.
Grazie Debyser !
Scegliete uno scenario rappresentato da un luogo come ad esempio un condominio, un hotel , un circo, un'isola ...
Fatelo immaginare agli studenti. Dov'è ? Com'è ? Chi lo frequenta o chi vi abita ?
Se l'insegnante predispone lo scenario di partenza saranno poi gli allievi a costruirne il contesto e a farlo vivere. E la vita dei personaggi rappresenterà il pretesto per creare situazioni di comunicazione sempre nuove. Scambi verbali ma anche scritti di quel mondo virtuale. Ma quel mondo virtuale mette in scena le stesse interazioni che si usano nella vita reale.
Comunicazione in situazione, creatività, interdisciplinarità, intercultura, partecipazione attiva degli studenti questi sono alcuni degli atouts della simulazione globale.
Grazie Debyser !
giovedì 12 maggio 2016
OIF : « Enseigner l’intercompréhension en langues romanes à un jeune public »
Seconda sessione per il Mooc o Clom - all'inglese o alla francese - organizzato dall'OIF ( Organizzazione Internazionale della Francofonia) e ospitato sulla piattaforma UNOW.
Un Clom denso e abbastanza impegnativo che apre nuovi orrizzonti sia a coloro che insegnano ai bambini o adolescenti sia a chi si rivolge a un pubblico adulto.
Un approccio all' insegnamento delle lingue differente accompagnato da criteri di valutazioni diversi.
La o le lingue conosciute, lingua madre compresa sono considerate dei trampolini di lancio verso nuove lingue. Un metodo che sfrutta tutte le risorse di chi vuole insegnare e imparare.
Parole chiave : legame, ponte, relazioni e contrasti tra le moltiplicità culturali e linguistiche
Livret Carap : ultime 3 pagine dedicate alle competenze
Consigne tâche finale
Mon activité finale
mercoledì 11 maggio 2016
Douce France :Moret sur Loing ( a 70 km da Parigi)
Una cittadella medievale (1100) baciata dal romanticismo delle sponde del Loing, il suo corso d'acqua, languida e nobile. Visitare il sito
La cittadella che Sisley non si stancava di dipingere e che l'ha visto spegnersi a 59 anni. Là aveva desiderato essere francese,( ma non ottenne mai la nazionalità) , Moret, il posto preferito del suo pennello e del suo cuore.
Moret sur Loing nei quadri di Sisley
< Zucchero d'orzo > si chiama cosi', è nata piu' di 300 anni fa , sotto la protezione di una benedettina cugina di La Fontaine. E a proposito di La Fontaine a un ora e mezza di viaggio trovate a Château Thierry l'antica dimora dell'autore, diventata oggi il museo di La Fontaine ( il sito offre una visita virtuale e molto di piu`!!! )
Il monastero delle benedettine ha fatto negli anni 70' una brutta fine, la caramella invece s'è salvata. Seguendo rigorosamente le antiche modalità, Moret non s'è privato della sua ghiottoneria tradizionale.
Ed ecco cos'ha combinato il Loing (inizio giugno 2016)
La crue = inondazione déborder = straripare
martedì 10 maggio 2016
FUN MOOC : Géopolitique de la Chine . Pr : E. Lincot
A Emmanuel Lincot piace quello che fa, non c'è dubbio.
Docente universitario, specialista della Cina perché la Cina con le sue arti , paesaggi, popoli, l'ha sedotto da parecchi anni.
E lui a sua volta tramdanda la seduzione subita, questo mooc ne è stato l'esempio.
Video semplici ma originali e testi per niente accademici raccontati da uno di noi che ne sa molto piu' di noi.
Un professore disponibile come ce ne sono pochi, pronto a suggerirti una direzione dove indagare, soddisfatto di condividere la sua passione con te.
Un racconto amicale, durato qualche settimana sufficiente per piantare un seme che continueremo a coltivare,
un grande grazie
A`quoi rêvent les chinois ? Monde Chinois, Nouvelle Asie
perspectives chinoises
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